Giornata di elettro-cardiogrammi ieri a Venezia, una delle tante promosse in funzione della prevenzione e della promozione della salute.
A partire dalla mattina presto, infatti, presso il Patronato Salesiano di Castello, in via Garibaldi, grazie ai volontari degli “Amici del Cuore” e allo staff della Cardiologia dell’Ospedale Civile di Venezia, si teneva una delle frequenti giornate per i controlli gratuiti alla cittadinanza.
Verso le 9.30 il fuori-programma. Uno dei medici presenti si accorge di un’anomalia su un tracciato e avvisa subito il dott. Giuseppe Grassi, che è il primario-direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Venezia. Così, mentre viene disposto un approfondimento, si interroga la persona, una signora di una sessantina d’anni, senza farla preoccupare.
Alla domande di routine viene fuori che la donna da alcuni giorni sente “un po’ di dolore al petto e a volte una specie di oppressione” ma di non aver dato molto peso a questi sintomi ritenendoli cose da poco. La signora, invece, aveva un infarto in atto.
Da quel momento il dott. Grassi si “incolla” alla signora. Così, mentre le viene spiegato che si doveva andare subito in ospedale a fare ulteriori accertamenti, viene chiamato il Suem e viene avvisata la figlia, residente a Castello, dell’imminente ricovero.
All’arrivo dell’ambulanza, il dott. Grassi sale a bordo per accompagnare la signora durante il trasporto, mentre due infermiere-strumentiste specializzate lasciavano il Patronato per correre all’Ospedale e aprire la sala operatoria dell’Unità Coronarica. La giornata dei controlli gratuiti era infatti attività di volontariato, dunque nessuno dello staff era in servizio quel sabato.
Ma, con reale senso del dovere, come accade davvero ai sanitari che scelgono la professione come una “missione” senza pensare a nient’altro, in pochi minuti tutti si sono ritrovati in sala “Emodinamica” ad operare sul cuore della signora per una felice soluzione della vicenda.
Che è infatti arrivata poco dopo, al termine di una procedura che ha visto applicare degli “stent coronarici” alla paziente che ora sta bene e recupererà presto.
E in una storia a lieto fine come questa non poteva mancare la “ciliegina”: al termine dell’intervento, una volta affidata la paziente al personale in servizio dell’Unità Coronarica, tutti sono ritornati, a piedi, a riunirsi allo staff presente in via Garibaldi per la giornata di prevenzione con i cardiogrammi gratuiti promessi alla cittadinanza.
Di queste persone, di cui stiamo parlando senza che loro ce lo abbiano chiesto, perché per loro è stato solamente fatto “quello che si doveva”, dato che si tratta dei normali valori in cui credono, a prescindere da stipendio e orari di servizio che vengono dopo, abbiamo deciso di parlarvi oggi.
Nella certezza che ogni lettore, in cuor suo, si unirà ai ringraziamenti.
Verso di loro e verso al fatto che esistano persone così.